La strage di Capaci

23.05.2024
La strage di Capaci
La strage di Capaci

È il 23 maggio 1992, un sabato pomeriggio, l'autostrada A29 nei pressi dello svincolo di Capaci, vicino a Palermo, è il teatro di uno degli atti più atroci e criminali della mafia siciliana. La vittima principale fu Giovanni Falcone, magistrato impegnato nella lotta alla mafia, noto per il suo lavoro nel pool antimafia, insieme al collega Paolo Borsellino, e nel maxiprocesso, che portò alla condanna di centinaia di mafiosi.

La dinamica dell'attentato fu terribile: una carica di esplosivo di circa 500 kg di tritolo, piazzata sotto l'autostrada A29, venne fatta detonare al passaggio delle automobili su cui viaggiavano Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo, e i tre agenti della scorta: Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro. L'esplosione fu così potente da generare un cratere, distruggere le auto e ogni cosa nel raggio di diversi metri, e uccidere all'istante il magistrato, la moglie e i tre agenti.

L'Italia fu scossa dall'attentato. Le immagini del cratere e delle auto distrutte fecero il giro del mondo, suscitando rabbia e dolore, e una crescente richiesta di giustizia. Pochi mesi dopo, un altro attentato dinamitardo avrebbe ucciso anche il giudice Paolo Borsellino, accentuando ulteriormente la crisi nel Paese.

Migliaia di persone parteciparono ai funerali, e la forte indignazione pubblica spinse le autorità a intensificare la lotta contro la criminalità organizzata.

L'evento accelerò anche l'approvazione di nuove leggi antimafia, tra cui l'istituzione del 41-bis, un regime carcerario duro per i mafiosi, e la creazione di una maggiore cooperazione internazionale per combattere la mafia.

Oggi, Giovanni Falcone è uno dei simboli più importanti della lotta contro la mafia. La sua visione della criminalità organizzata e il suo approccio metodico nel lavoro contro i mafiosi sono ancora dei punti di riferimento. Le sue parole: "La mafia è un fenomeno umano e come tutti i fenomeni umani ha un principio, una evoluzione e avrà quindi anche una fine", risuonano come una speranza e una determinazione incrollabile.

La strage di Capaci rappresenta una delle pagine più buie e controverse della storia italiana. La memoria di Giovanni Falcone continua a ispirare nuove generazioni nella lotta per la legalità e la giustizia. Ricordare questi eventi è fondamentale per mantenere viva la consapevolezza individuale, la conoscenza collettiva e l'impegno nella battaglia contro tutte le forme di criminalità organizzata.

Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Antonio Montinaro, Rocco Dicillo, Vito Schifani
Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Antonio Montinaro, Rocco Dicillo, Vito Schifani

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