L'anima nera di Israele

L'estrema destra nazionalista, fascista e razzista è il gemello dello Stato ebraico, venuti al mondo dal sangue, dalla guerra del 1948, la Nakba (la catastrofe per gli arabi).
È seguita una crescita travagliata che ha portato uno dei gemelli a corrompere e sopraffare prima le istituzioni statali, dopo i cittadini più radicali e fanatici, diffondendosi nell'organismo come un cancro mortifero.
Esistono degli anticorpi, però.
Una percentuale apparentemente silenziosa del popolo israeliano si scontra da sempre contro l'anima nera di Israele. Lo scontro avviene anche fuori i confini nazionali. Oggi, come negli ultimi decenni, durante le varie guerre israelo-palestinesi, le manifestazioni pubbliche di condanna dell'attuale governo di coalizione, composto da esponenti di rilievo dell'estrema destra nazionalista, accusati di crimini di guerra e contro l'umanità dalla Corte Penale Internazionale, hanno riempito le piazze e le strade delle città europee e statunitensi, mentre le aule universitarie hanno accolto il grido di rabbia, giustizia e pace di migliaia di studenti e professori riuniti.
L'impunità dello Stato di Israele è una questione tristemente nota a chiunque. L'ex Primo Ministro Ariel Sharon, intervistato il 25 marzo 2001 dalla BBC, così rispondeva in merito all'operato della commissione internazionale sull'operato dell'esercito israeliano: "Israele può avere il diritto di processare gli altri, ma certamente nessuno ha il diritto di processare il popolo ebraico e lo Stato di Israele". Ariel Sharon aveva ragione. Nessuno può processare Israele.
Questa non è una guerra diversa dalle precedenti: la volontà di ghettizzare, deportare, terrorizzare, torturare, demolire, occupare, impoverire, affamare, rubare e assassinare è identica.
I bambini palestinesi sono considerati criminali, terroristi del domani.
Nessuna merce né persona può entrare o uscire senza il permesso dell'esercito israeliano: è l'apartheid.
La sospensione dei diritti fondamentali è un crimine che si perpetra ancora oggi.
Nulla è cambiato in quasi 80 anni. L'odio razziale e il fascismo sono dentro qualunque guerra israelo-palestinese. La violenza, la crudeltà, l'inumanità sono sempre appartenute allo Stato di Israele, ma in grado e intensità diversi.
Il peggiore nemico del popolo ebraico è il suo gemello sanguinario: l'estrema destra nazionalista.
Il futuro è cupo, israeliani e palestinesi sono in pericolo. Forse anche noi.