Merawen, il mistero di Eolin
Nelle principali librerie, in uscita dal 26 aprile, l'autore vastese ritorna, dopo "Un nemico di parole", con un romanzo per ragazzi incentrato sull'avventura: "Merawen, il mistero di Eolin".
La narrativa fantastica è poliedrica, serve a custodire i grandi temi universali - l'amore, la guerra, la giustizia, ecc. - all'interno di uno scrigno d'oro. Sembrano storie lontanissime dalla realtà, invece è soltanto una illusione. C'è più verità che finzione.
L'autore scrive una storia di impronta fantastica, dove ci sono cose diverse dalle solite, ad esempio la logomanzia, il potere magico delle parole, e cose che riguardano tutti. Quando una persona che amiamo muore prematuramente, accadono cose di cui nessuno parla, atti nascosti e sentimenti taciuti, che devono avere una loro narrazione anche nei libri per ragazzi. Per questo carico di sentimenti ci voleva un veicolo robusto: un bel giallo. Nella vita della protagonista irrompono dei misteri; alcune persone scompaiono e appaiono strane creature dallo sguardo terrificante.
Intervista per Chiaro Quotidiano, Cultura, 14 febbraio 2022
D. Un ciclo fantasy che si chiude, dopo dieci anni dalla pubblicazione del tuo primo romanzo, con il tuo ultimo pubblicato, "Merawen, il mistero di Eolin".
R. Merawen segna la chiusura del ciclo, è un ritorno alle origini. Nel libro tornano infatti alcuni personaggi del primo romanzo, ad esempio Ben e i "cattivi" di Merawen, il Tiranno Darza e la strega Semiramide, ma la protagonista è una elfa, Eolin. Volevo scrivere un libro con una protagonista femminile, perché credo fermamente nella forza delle donne. È un racconto a tratti "cupo": Eolin è una orfana, la madre è morta subito dopo la sua nascita e il padre è stato allontanato dalla figlia, che crede morto anche lui; si parla di amore, non solo sano ma anche "tossico", ci sono tanti personaggi, anche importanti, che perdono la vita. Credo che il racconto di queste perdite, sia stato molto influenzato dalla morte di mio nonno: la scrittura è stata come una terapia che mi ha aiutato a metabolizzare il lutto. Mio nonno mi ha fatto quasi da padre, i miei genitori sono separati ma, anche se la mia famiglia non mi ha mai fatto percepire l'assenza di una figura paterna, credo che questa "mancanza" si rifletta nella mia difficoltà di delineare le figure dei padri all'interno delle mie storie. Sono molto legato ai miei nonni, e penso che per le famiglie siano un vero e proprio patrimonio storico, una ricchezza.
Lettera ai librai
Cari librai, prima di tutto un grazie per l'attenzione e la cura che dedicate ai tanti libri pubblicati ogni giorno in Italia. Ora ne arriva uno nuovo, un romanzo per ragazzi. Spero che lo accoglierete con la stessa attenzione e cura degli altri, che lo presenterete ai vostri clienti-lettori, in particolare ai più giovani. Come? Se io fossi un libraio, e dovessi consigliare il libro di un esordiente, forse direi così.
UN LIBRO SORPRENDENTE - Il mistero di Eolin è un libro sorprendente: orde di spettri, senz'ombra, strani elfi... la logomanzia, il potere magico delle parole! L'autore scrive una storia di impronta fantastica, dove ci sono cose diverse dalle solite e cose che riguardano tutti.
UN GIALLO CHE PARLA DI REDIVIVI E TRADIMENTI - Redivivi? E cosa c'entrano con i tradimenti? E con i libri per ragazzi? Appunto: è un libro sorprendente.
SENTIMENTI TACIUTI - Quando una persona che amiamo muore prematuramente, accadono cose di cui nessuno parla, atti nascosti e sentimenti taciuti, che devono avere una loro narrazione anche nei libri per ragazzi.
IL MISTERO - Per questo carico di sentimenti ci voleva un veicolo robusto: un bel giallo. Nella vita di Eolin, e di Ben, irrompono dei misteri. Alcune persone scompaiono e appaiono strane creature dallo sguardo terrificante.
L'ALLEGRIA - Le buone ricette consigliano contrasti, quindi sale e zucchero insieme. Per raccontare la storia di Eolin era bene usare toni di umorismo, gioia, ironia. Ben, per esempio, il coprotagonista eroico e ironico conquisterà i cuori di tutti i lettori.
LA FILOSOFIA - Chi l'ha detto che i ragazzi sono lontani dalle riflessioni sul tempo, l'etica, l'integrazione? Sono tanti ancora gli spunti che restano fuori dall'elenco, ma a questo punto dopo tanto imbonimento di chiacchiere il cliente-lettore se ne sarà già andato dalla vostra libreria, come forse anche voi da questa mia breve lettera. Ed è per questo motivo che non faccio il libraio.
Vi lascio al vostro lavoro, e vi ringrazio.